Mostra “Il Futuro di Galileo”

Luogo: Centro Culturale Altinate, Padova
Anno: 2009
Per: Gris+Dainese Architetti

La mostra presenta al pubblico la “fine tessitura” dell’opera di Galileo, i settori di ricerca da lui inaugurati e gli strumenti da lui e dai suoi allievi inventati e perfezionati che hanno costituito le premesse per lo sviluppo della scienza fino ad oggi, e da oggi al futuro. Il percorso espositivo, oltre a presentare strumenti scientifici antichi e affascinanti dispositivi moderni, permette al visitatore di avvicinarsi in prima persona alla scienza grazie a numerosi esperimenti e simulazioni multimediali.

Il progetto si ispira per colori, forme, materiali ad alcune suggestioni tratte dalla bellezza delle strumentazioni scientifiche o dai disegni originali di Galileo: il nero e il bianco che corrispondono al buio e alla luce per l’ambientazione generale; i colori dello spettro solare che identificano le sezioni espositive; le forma circolare (disco, cilindro, tubo) ricorrente nei disegni di Galileo e nei moderni telescopi e infine lo specchio, materiale fondamentale nella costruzione delle lenti e presente negli strumenti di osservazione da Galileo in poi.

L’allestimento è stato concepito come un ambiente unitario, le pareti perimetrali in pvc nero lucido riflettono gli oggetti e le immagini, il visitatore ha la sensazione di trovarsi in qualche luogo dell’universo a fluttuare nello spazio. La musica, con la scelta di alcuni brani di Monteverdi (1567-1643), contribuisce a rafforzare questa esperienza di immersione nel mondo di Galileo.

Gli elementi più suggestivi della mostra sono le sette grandi pareti luminose graficizzate (a sezione triangolare) che simulano una sorta di ingresso spazio-temporale che il visitatore oltrepassa per visualizzare il prima (il tempo di Galileo) e il dopo (le applicazioni delle sue scoperte fino ai nostri giorni, e nel futuro).

Numerosi espositori circolari, distribuiti liberamente nelle sale, contengono gli oggetti più significativi (manoscritti esposti in originale, cannocchiali, strumenti scientifici) e le postazioni interattive con i testi digitali. Il materiale bianco luminoso e la componente di colore dei ripiani li distinguerà nel buio, accentuando la loro funzione di punti di richiamo e di riferimento.

In alto dischi specchianti – i cielini – richiamano i materiali dei telescopi e consentono di moltiplicare idealmente la profondità della stanza oltrepassandone i limiti.