Mostra “Missione Egitto 1903-1920. L’avventura archeologica M.A.I. raccontata”
Luogo: Museo Egizio di Torino
Periodo: 10 marzo 2017 – 14 gennaio 2018
Cliente: Fondazione Museo delle Antichità Egizie
A cura di: AMUSE Studio Associato
Progetto di allestimento, progetto grafico e identità visiva
L’esposizione racconta, attraverso un allestimento scenografico ed immersivo, l’attività della Missione Archeologica Italiana (M.A.I.) in Egitto tra il 1902 e il 1920 e del suo fondatore Ernesto Schiaparelli.
Si tratta di una mostra che espone più di 400 oggetti (tra cui reperti, documenti ufficiali, lettere, fotografie, manifesti storici, filmati d’epoca, taccuini, disegni, schizzi, strumenti di misurazione, macchine fotografiche e molto altro) allo scopo di coinvolgere il visitatore nelle vicende e nella vita quotidiana di un campo di scavo e per divulgare gli avvenimenti un periodo fondamentale per la costituzione delle Collezioni del Museo Egizio.
La mostra mette in evidenza anche l’importanza che ha la “ricerca” sul materiale di archivio: ambito in un cui un museo contemporaneo deve “scavare” per illuminare e ampliare la prospettiva sulle proprie raccolte di reperti.
Il percorso espositivo, come in un viaggio nel tempo, attraversa gli ambiti tematici della mostra partendo dalla rappresentazione di una Torino dell’epoca con una ricostruzione identitaria della figura di E. Schiaparelli, dei suoi ambiti di interesse e del suo studio. La sala successiva è uno spazio “aperto” nel quale i sistemi espositivi e la scenografica d’insieme ricordano nelle forme, materiali e colori gli ambienti di scavo e i loro paesaggi. Oggetti e contenuti sono approfonditi da immagini e filmati storici di forte impatto emotivo.
Una piccola sala, totalmente specchiante, entro cui si moltiplica all’infinito il paesaggio della Valle del Nilo, fa da filtro per il passaggio alla parte conclusiva dell’allestimento: un percorso labirintico dove sono esposti i sarcofagi e i reperti funerari in un dialogo tra i personaggi del passato e i loro scopritori. Si passa dalla luce alla penombra e un’illuminazione più drammatica pone l’accento su oggetti di particolare pregio tra cui la maschera funeraria di Merit proveniente dalla tomba di Kha.
L’allestimento viene ulteriormente arricchito da un percorso di Storytelling sviluppato dalla Scuola Holden attraverso la produzione di un’audioguida che, con la voce di Ernesto Schiaparelli, accompagna il visitatore alla conoscenza degli oggetti e dei temi più rilevanti.