“…librami sul marino flutto della costa adriatica e sull’acqua dell’Eridano, dove stillano nelle onde purpuree le infelici fanciulle, per pietà di Fetonte, lucenti lacrime d’ambra“.
(Euripide, Ippolito)
Un’esposizione multisensoriale e inclusiva prende vita dai colori caldi del materiale d’ambra.
Il nuovo allestimento valorizza i ritrovamenti di una delle più significative scoperte archeologiche del secolo: il sito di lavorazione dell’ambra di Campestrin di Grignano Polesine
Organizzata su percorso tematico, risponde all’esigenza di creare una sorta di introduzione al museo: prima attraverso la narrazione del mito, che nel personaggio di Fetonte sancisce un legame indissolubile tra l’ambra e il fiume Po, e poi con l’esposizione su sistemi espositivi modulari, ispirati ai principi dell’Universal Design, di circa novanta reperti, divisi tra materiali in ceramica, bronzi, pietra, vetro ed ambra.